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domenica 11 dicembre 2016

La mia introduzione

Ringrazio chi mi ha voluto come autore del blog e parte di questo progetto, che voglio tentare di tenere in vita con articoli che possano interessare il mondo “fobico” e quanti se ne occupano a vario titolo. Bisogna mantenere vivo l’interesse, appunto, per prima cosa: temo che la mia esperienza e la mia visione della fobia siano quasi sempre distanti da quelle prevalenti tra i fobici stessi e gli psicologi e psichiatri. Negli articoli che scriverò voglio tentare di spiegare cos’è per me la “fobia sociale”, come l’ho declinata nella mia vita (in modo particolare dal 2007 ad oggi, vale a dire il periodo in cui sono stato a contatto con il mondo fobico online), come si interseca con l’introversione, in cosa mi sento pienamente fobico e parte di questa “comunità” e in cosa, invece, me ne sento decisamente distante. Avendo solo un’infarinatura di psicologia (le mie letture in proposito sono state numerose ma disordinate) molte delle cose che dirò suoneranno imprecise e confuse a un orecchio esperto; soprattutto, forse, le mie conclusioni, o solo alcune di esse, saranno distanti da quelle di chi cerca di aiutare le persone fobiche, evitanti, depresse etc. ma quello che vorrei trasmettere è perlopiù la mia esperienza, del tutto personale, l’esperienza di chi cerca di guardarsi dentro con onestà ma senza aggrapparsi a idee convenzionali, abituato com’è fin dalla più tenera età a non dare nessun atteggiamento e nessuna idea per scontata, pagando duramente sulla propria pelle questo programma di vita.

Chissà che dai miei interventi non possa scaturire qualcosa di utile, anche se nei dibattiti credo molto poco, meno che meno in quelli facebookiani: guardo alla vita in maniera esperienziale più che discorsiva, importante è ciò che sperimenta l’individuo in prima persona e il modo in cui si forma le proprie opinioni e concezioni personali (giuste o sbagliate, poco importa; l’essenziale è che siano “sentite” in maniera autentica), il lavoro-gioco quotidiano di costruirsi la propria vita e la propria esperienza con tutto ciò che abbiamo a disposizione (persone, luoghi, libri, musica, Internet, emozioni, pensieri, sentimenti, ricordi), in quanto tutto è importante, anche stare fermi per un certo periodo, perché quando si sta fermi si può riflettere con più calma. Forse le mie riflessioni e il mio innato ottimismo potranno dare una scossa a qualche fobico. Non posso fare altro che registrare il mio cammino, nella speranza di incrociare qualcuno di voi e fare, insieme, un pezzo di questo cammino.

Giacomo Tessaro

1 commento:

  1. Grazie per il tuo contributo, Giacomo. Sei il primo co-autore di questo blog e spero che qualcun altro voglia commentare o anche direttamente partecipare come autore al blog.
    Così avremo un vero blog condiviso così come l'ho ideato.

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