Pagina Facebook

venerdì 23 dicembre 2016

Il lago e il Tao

L’acqua è un elemento di particolare importanza per noi esseri umani e per la vita del Creato in generale: è l’elemento in cui si è sviluppata la vita primigenia ed è l’elemento che anche noi esseri umani (così come tutti i mammiferi) sperimentiamo per primo nel ventre materno. Nel pensiero taoista il saggio dovrebbe essere come l’acqua, che si adatta alla forma del recipiente in cui è posta, che è umile perché non disdegna di stare in luoghi come fogne e paludi, ma con la sua forza e la sua tenacia (non prive di opportunismo) riesce sempre ad arrivare dove vuole andare, seguendo la via più diretta.

Per lungo tempo mi sono ritenuto una persona terragna, amante dei luoghi di montagna, che ha poca confidenza con l’acqua, come se questo fosse un dato immodificabile. Tre esperienze accadutemi di recente, in cui l’acqua ha agito come maestra e amica, mi hanno fatto capire come molto sia cambiato nella mia vita negli ultimi anni e quanta strada mi sia stato concesso di percorrere, viatico e conforto per le molte miglia che ancora mi restano da sudare.

La prima di queste esperienze si è svolta su un’altura prospiciente il lago Maggiore, quasi a voler segnare il congiungimento tra l’acqua e la montagna. Mi trovavo ad Arona per un incontro con un vecchio compagno di classe. Ero arrivato in anticipo di alcune ore rispetto all’ora fissata in quanto volevo visitare la cittadina dove non mettevo più piede da molti anni. Mi misi a camminare sul lungolago, sottilmente eccitato di riscoprire un luogo sepolto dagli anni, poi mi addentrai per le vie del centro e vidi l’ingresso di un parco, la Rocca Borromea. Mi misi a salire il sentiero sterrato, convinto che in cima ci fosse la statua gigante di san Carlo Borromeo, la quale invece si trova un poco più a nord. In cima trovai un piccolo parco incantevole con una vista mozzafiato sul lago, completo di stagno con paperelle. La giornata di inizio primavera era raggiante. Mi sedetti su una panchina e continuai la lettura del libro di un maestro taoista; di questo libro mi aveva parlato poco tempo addietro una signora incontrata alla fermata dell’autobus, a cui avevo detto di lavorare in biblioteca. Chiacchierando sulla comune passione per la lettura, mi disse di avere molti libri che voleva regalare alla biblioteca e citò in modo particolare questo libro taoista. Poco tempo dopo quella conversazione arrivai in biblioteca e vidi una pila di libri appena donati da qualcuno: lì in mezzo c’era “Il Tao per un anno” e capii che era passata la signora incontrata alla fermata. Paolo il bibliotecario lo scartò e ne approfittai subito, portandomelo a casa. All’inizio pensavo fosse poco più di un libro di pensieri dozzinali ma dovetti presto ricredermi.

Mi ero dunque seduto su una panchina all’ombra, vicino allo stagno e in vista del lago scintillante sotto il sole, delle colline boscose rilucenti, della Rocca di Angera che domina il paesino omonimo sulla sponda opposta del lago. Leggevo quelle pagine che emanavano una saggezza non scontata e, nel mentre, alzavo la testa per contemplare uno spettacolo che troppi danno per scontato, preferendo aggrapparsi a smartphone e Sky vari. Le parole che stavo leggendo risuonavano in maniera viva dentro di me e Dio stesso, con quello spettacolo che aveva preparato per quanti fossero in grado di apprezzarlo, sembrava voler comunicarmi che la vita è meravigliosa e che sono amato di infinito amore. A un certo punto non potei più staccare gli occhi dal lago che riluceva sotto di me e, mentre lo ammiravo quasi in adorazione, risuonavano dentro di me alcune frasi del libro. Sentivo che la Creazione tutta era mia amica, che lo era sempre stata ma quel giorno si era messa in contatto con me in maniera unica, o piuttosto ero io più ricettivo e attento di quando trascinavo e trascino le giornate chiuso nella mia stanza, pieno di stanchezza e di ansia. Ero felice in maniera autentica perché, se pure per pochi minuti, avevo colto il valore della vita, la mia e quella del Creato tutto.

Pochi minuti dopo dovetti tornare a una realtà più prosaica e comune, dovetti scendere dalla collina ma il ricordo di quanto mi successe quel giorno (in termini biblici, paolini per la precisione, potrei dire di “essere stato rapito al settimo cielo”) non mi ha mai abbandonato. Ho sempre amato i laghi ma in quei pochi minuti il lago è entrato in me: non è una metafora, è quello che è realmente successo, e non solo il lago è entrato in me ma tutto ciò che c’era attorno, compreso ovviamente il libro. Fu un assaggio di Verità, per quanto sia dato a noi esseri umani sperimentare.

domenica 18 dicembre 2016

Progetto web su ansia, evitamento, introversione

Progetto web sull'ansia, l'evitamento e l'introversione:
Blog: http://ansiafobiasociale.blogspot.it/
Forum: http://ansiafobiasociale.forumfree.it/
Gruppo: https://www.facebook.com/groups/ungruppochiuso.perpersonechiuse
Pagina: https://www.facebook.com/ansiafobiasociale/
In particolare, per il blog, potete collaborare in qualità di autori (oltre che ovviamente leggere e anche commentare).
Il forum è sulla piattaforma Forumfree che contiene tanti altri gruppi, assieme all'associata ForumCommunity detiene probabilmente la maggioranza dei forum esistenti e è probabile che vi siate già iscritti per altri forum, i dati di accesso sono gli stessi. Ma in caso contrario, esiste la registrazione veloce, via Facebook.
Si apre facilmente anche da cel, esiste pure un'app apposita se vi piace la piattaforma. E ha l'anonimato di un forum, come ai vecchi tempi del web. Magari ormai con l'avvento e il predominio dei social network (comunque irrinunciabili) un blog e un forum possono sembrare cosa superata, ma sono convinto di no e può essere che qualcuno si senta più libero e più a suo agio su questi strumenti.

Il mondo del lavoro

Con questo post vorrei provare a testare la vostra partecipazione: chi di voi ha ansia sociale,evitamento e lavora? Protetti dall'anonimato,potreste raccontare di cosa vi occupate, le vostre esperienze, come vi trovate. Sia come semplici commenti,sia con un post vostro, da autori (il blog é collettivo, ricordate).

domenica 11 dicembre 2016

La mia introduzione

Ringrazio chi mi ha voluto come autore del blog e parte di questo progetto, che voglio tentare di tenere in vita con articoli che possano interessare il mondo “fobico” e quanti se ne occupano a vario titolo. Bisogna mantenere vivo l’interesse, appunto, per prima cosa: temo che la mia esperienza e la mia visione della fobia siano quasi sempre distanti da quelle prevalenti tra i fobici stessi e gli psicologi e psichiatri. Negli articoli che scriverò voglio tentare di spiegare cos’è per me la “fobia sociale”, come l’ho declinata nella mia vita (in modo particolare dal 2007 ad oggi, vale a dire il periodo in cui sono stato a contatto con il mondo fobico online), come si interseca con l’introversione, in cosa mi sento pienamente fobico e parte di questa “comunità” e in cosa, invece, me ne sento decisamente distante. Avendo solo un’infarinatura di psicologia (le mie letture in proposito sono state numerose ma disordinate) molte delle cose che dirò suoneranno imprecise e confuse a un orecchio esperto; soprattutto, forse, le mie conclusioni, o solo alcune di esse, saranno distanti da quelle di chi cerca di aiutare le persone fobiche, evitanti, depresse etc. ma quello che vorrei trasmettere è perlopiù la mia esperienza, del tutto personale, l’esperienza di chi cerca di guardarsi dentro con onestà ma senza aggrapparsi a idee convenzionali, abituato com’è fin dalla più tenera età a non dare nessun atteggiamento e nessuna idea per scontata, pagando duramente sulla propria pelle questo programma di vita.

Chissà che dai miei interventi non possa scaturire qualcosa di utile, anche se nei dibattiti credo molto poco, meno che meno in quelli facebookiani: guardo alla vita in maniera esperienziale più che discorsiva, importante è ciò che sperimenta l’individuo in prima persona e il modo in cui si forma le proprie opinioni e concezioni personali (giuste o sbagliate, poco importa; l’essenziale è che siano “sentite” in maniera autentica), il lavoro-gioco quotidiano di costruirsi la propria vita e la propria esperienza con tutto ciò che abbiamo a disposizione (persone, luoghi, libri, musica, Internet, emozioni, pensieri, sentimenti, ricordi), in quanto tutto è importante, anche stare fermi per un certo periodo, perché quando si sta fermi si può riflettere con più calma. Forse le mie riflessioni e il mio innato ottimismo potranno dare una scossa a qualche fobico. Non posso fare altro che registrare il mio cammino, nella speranza di incrociare qualcuno di voi e fare, insieme, un pezzo di questo cammino.

Giacomo Tessaro

lunedì 14 novembre 2016

Chi sono?

Sono un ragazzo di 35 anni della provincia di Lecco. Sono il fondatore del blog. Vivo da anni prevalentemente sui social, su internet, sui forum. Ascolto musica, vedo la tv, ogni tanto esco. Ma poco, molto poco.
Nel 2006 ho ricevuto la diagnosi di disturbo di personalità evitante e disturbo ossessivo compulsivo.
Il mio calvario è iniziato molto prima, sin nell'infanzia, anche con episodi di bullismo.
Ho interrotto gli studi nel 2005 e non sono riuscito a trovare lavoro, a lavorare nè a fare altro.
Potrei o dovrei provare con l'invalidità civile, forse, ma per ora non me la sento. Ho interrotto la terapia da diversi anni, per sfiducia.
Ho una ragazza, anche lei con problematiche simili, una storia a distanza.

Un blog a più mani

Questo blog vuole essere un esperimento di partecipazione comunitaria. Potete essere tra gli autori del blog, purchè ciò che pubblicate non esuli completamente dalla missione dello stesso. Qualche divagazione personale e off topic è assolutamente lecita.
Fatemene richiesta e vi sarà mandato un link di invito via e-mail (serve appunto un'e-mail).

Perchè questo blog?

Questo blog è collegato al gruppo Facebook Un gruppo chiuso. Per persone chiuse e alla pagina Facebook Ansia sociale, fobia sociale, evitamento. Si parla di ansia sociale, fobia sociale, personalità evitante, timidezza, introversione ma anche di disturbi psicologici e psicologia in generale. Qualche divagazione di tanto in tanto su altri temi.