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domenica 5 aprile 2020

Per il dopo-epidemia

Propongo un messaggio di Mauro, fondatore di questo blog, pubblicato sul suo profilo Facebook, che mi trova molto d’accordo… mi auguro che da questa emergenza nasca qualcosa di nuovo, che ci sia in molte persone il coraggio di fondare e portare avanti nuove forme di solidarietà, in vista di una società diversa.




I contagi si ridurranno ma la possibilità che lo stesso virus o un altro virus simile, anche più mortale, possa diffondersi in futuro, rimarrà sicuramente per sempre.

E non lo dico per terrorizzarvi ma per farvi riflettere. Bisogna cambiare mentalità, era errata quella precedente.

Ci sentivamo immortali, potevamo andare ovunque, assembrarci, sprecare, e la natura piano piano ci sta facendo pagare il conto.

Mi auguro che non ci sia un ritorno alla "normalità". Assolutamente no.

Ma che ci sia una rivoluzione culturale ed ambientale. Che certi stili di vita consumistici ed eccessivamente aggregativi cedano il posto a uno stile di vita più austero e intimo, fatto di poche persone, di rivivere la casa e gli spazi aperti.

Se proprio volete ammucchiarvi in decine di persone, esiste il web, stiamo in tanti sui gruppi ma ciascuno a debita distanza.

Possiamo studiare e lavorare da casa? ebbene, facciamolo, potenziamo questa possibilità.

Possiamo comprare anche cibo da casa? va assolutamente potenziato ciò, non devono arrivare solo oggetti spesso inutili a casa, soprattutto la spesa alimentare dev'essere accessibile a casa o almeno il ritiro al supermercato.

Deve finire il girare a vuoto, per noia, tra negozi, sprecando benzina con le auto, riempiendo le piazze senza un valido motivo, andando in locali quando si potrebbe passare il tempo in maniera più sicura e proficua.

Quando sarete entrati nella nuova ottica, sarà tutto più semplice per voi.

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